incede sempre audace
la sposa che ha per velo
un amaro spicchio di vento
tagliato netto in quel giorno,
giorno in cui ebbi a scoprirti
malattia congenita delle mie ossa
così ogni tre passi cado a terra
e ora sbircio nelle basse trame.
Chiedo venia se ti zoppico
i momenti felici e gravo sui tristi.
Eppure c’è un ritmo in quest’altalena
che mi spinge, le tue mani alle spalle.
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