Bisogna restare puri
dentro un bordello di anime,
eppure in qualcosa di buono
resto sempre invischiato
e non parlo di seni e di cosce
non in questa notte di maggio
che pare messa in frigo
parlo di quel versamento interno
che il sangue me lo fa inchiostro.
Bisogna essere puri,
bisogna accorgersene,
e quando te ne sei accorto
inzupparci, dentro a te stesso,
fino a che la tua blanda vita
non sia che un’emorragia infinita.
Vita a Perdita – Versione audio:
sottofondo musicale (clicca qui): Lou Reed, Walk on the Wild Side (1972)
Caro Danilo, i versi di Lorca oscurano i corpi delle ciccione, viva la grande poetria! TK
Restare puri; quasi impossibile, ma vale il prezzo di una vita.
Da L’espoir di André Malraux:
“Les communistes veulent faire quelque chose, vous et les anarchistes, pour des raisons différentes, vous voulez être quelque chose…”
Da Gilles di Pierre Drieu La Rochelle:
“- partez, monsieur, je vais vous donner ma voiture
– non, colonel, je reste
– vous avez tort, cela va être dur.
– oui
…Rester. Tâter le destin“.
Sarebbe bello anche se una sola persona, ad esempio l’amata, potesse pensare sulla nostra tomba:
Tarderà mucho tiempo en nacer, si es que nace,
un andaluz tan claro, tan rico de aventura.
Yo canto su elegancia con palabras que gimen
j requerdo una brisa triste por los olivos.
(LLanto por Ignacio Sancez Mejias – F.G. Lorca).
Ma come è difficile, almeno per me, la coerenza di cui parla la tua poesia, il “mourir pour une idée”:
“fino a che la tua blanda vita
non sia che un’emorragia infinita”
Saluti, Giancarlo