Tra la bella addormentata e la spuma del mare,
da cui attendo a giorni la nascita della mia dea,
mi allaccio alla mia tavola sull’onda dei ricordi
e solcarne uno non è grave, cavalcarli tutti è bene
basta che lo scirocco non mi neghi ancora pioggia
ché allora fatico a scordarmi l’età che non perdona;
o sono io a non perdonarmi? Non importa, taccio.
Quel che conta è che siamo ancora assieme, salvi
dalla mareggiata che già troppi ne ha dispersi, sai,
ché l’amicizia è quel che lega i diversi stili di nuoto
e conduce tutti, nessun escluso, alla boa, l’ultimo paga
ma è solo un modo per ritrovarci ancora, uniti, al faro.
Sono i giorni viareggini, quando ogni verbo coniugavi
senza bisogno di dargli un tempo, ché bastava il vento
a dire ai tuoi calcagni se oggi eri beato o soltanto felice.
E se un dì questa stagione mi svanisse dalla mente,
operate d’urgenza l’espianto alla marionetta che rimarrei
e deponete il mio cuore ai piedi della bella addormentata,
saprò che a vegliarmi saranno lei e i suoi sodali apuani
che da sempre tengono alto il cielo a specchio del mare.
È sotto questa tenda che aspetterò la prossima mareggiata,
ma intanto mi si trapianti a riva, tra i castelli di sabbia.
I nostri giorni viareggini – Versione audio:
Anch’io come te, caro Danilo, vorrei essere “trapiantata a riva fra i castelli di sabbia in attesa della prossima mareggiata” Amo il mare visceralmente e questo tuo ricordo di giorni trascorsi sulla meravigliosa spiaggia di Viareggio che anch’io ho frequentata, mi accarezza il cuore. Hai parole fortemente rievocative, piene di passione e mai sdolcinate, Grazie carissimo Poeta. Ti abbraccio forte. Annamaria
Spiagge condivise.
Grazie a te, Annamaria.
DB
Caro Danilo,
non tutti riescono a ricordare così, e nemmeno a trascinare coorti di angeli, là dove è passato il diavolo. Non tutti, ma il poeta sì, perché è del poeta il potere trasfigurante.
Questa poesia è molto, molto bella e questo aggettivo così apparentemente generico, esprime quello che sento leggendola. Vi sono versi incantati che allacciano la tua malinconia “sull’onda dei ricordi”. Ecco perché la Bella è “addormentata”. Tu fatichi a scordare la colpa metafisica dello scorrere del tempo, ma il tempo del poeta non segue le regole della storiografia.
E’, sembra strano, eternamente presente; così “non svanirà dalla mente” perché è racchiuso nel cuore.
A parte il bel modo di esporre i tuoi pensieri, modo poetico e quindi chiarissimo, sono proprio d’accordo con te anche sul contenuto. I ricordi sono quello che ciascuno di noi è, e questi, i ricordi appunto, nessuno potrà toglierli o tagliarli od offuscarli anche quando ci sembra di non ricordare. Sono una specie di geni, quelli acquisiti con la nostra vita.
Sono visceralmente legato ai nostri giorni viareggini, sono passati più di quaranta anni da quando li abbiamo iniziati a vivere “ehh…. mi emozionano ancora…”
……e risuona IL MIO BARBARICO YAWP!
http://www.youtube.com/watch?v=7FoUlQR38kY
Bravo!
anche il Professor Keating, come noi, era , e resterà sempre, un ragazzo d’estate. Ciao da Lecce
siamo e saremo sempre ragazzi d’estate! saluti da sud
l’estate che sempre è sul punto di finire e sempre rinasce finché qualcosa di giovane, anzi fanciullesco, si illumina dentro, tutto d’un tratto, nel lungo inverno dei nostri urbani scontenti…
Grazie Toni!
DB
Tra i castelli di sabbia il nostro sopravvivere diventa favola e illusione. E’ dolce rimanere fra le ombre e fra gli scogli per riapparire improvvisamente quando la fata vorrà toglierci dall’incanto e allontanarci dal minaccioso “Thanatos” .
http://antonio-spagnuolo-poetry.blogspot.com
Caro Danilo,
siamo dei naufraghi… di terra ferma.
Facciamoci coraggio.
Giorgio
Grazie Giorgio. Proprio bello e vero quel che dici.
A risponderti si addicono proprio alcuni versi di questa poesia:
“Quel che conta è che siamo ancora assieme, salvi
dalla mareggiata che già troppi ne ha dispersi, sai,
ché l’amicizia è quel che lega i diversi stili di nuoto
e conduce tutti, nessun escluso, alla boa, l’ultimo paga
ma è solo un modo per ritrovarci ancora, uniti, al faro”.
Un abbraccio, e a presto
DB
Bella, piu’ semplice rispetto al tuo solito stile, eppure piu’ efficace.
vi si addice pure questa:
https://www.youtube.com/watch?v=4WOk7UNAvOw
Grazie Manuel, anche per la segnalazione dei Pearl Jam. Azzeccatissima.
Ho dedicato questa poesia a Robin Williams, soprattutto per quel ruolo che me lo rese memorabile (“Mork e Mindy” a parte…): il prof. John Keating del film “L’attimo fuggente”…
Un abbraccio,
DB