ho emozioni sparse su tutto il corpo
tante porte aperte sull’inferno
di questa mia intimità colata a picco
e così inospitale ritrovi il mio petto
gonfio d’acqua come s’addice all’apnea
di un uomo che non sa nuotare.
Ma cos’altro fare in un’età sommersa
se non hai tenaglie per le catene al collo?
L’alternativa è fra la deriva e il pensiero del mare.
Il pensiero del mare – Versione audio:
Tragica e vera: momenti di vita vissuti su quel filo, e poi la scelta del mare.
Condividerei con quell’uomo dal petto gonfio d’acqua perché non sa nuotare quell’apnea di morte, tentando di sottrarlo al naufragio per riportarlo in acque limpide che sciolgano le catene.
Ciao Poeta e grazie per le tue parole. Sono intrise di sconforto e mal di vivere ma la speranza compare sul fondo, trasformando l’acqua infetta in balsamo.
Meravigliosi i Simple Minds.
Annamaria
Profonda, fa pensare. C’è anche un relitto intrappolato nei ghiacci !!!! per la musica avrei scelto altro ad ogni modo sempre bello
Grazie mille, Carina. Quale sarebbe stata la tua scelta musicale?
DB
Caro Danilo
Ancora complimenti per quest’ultima poesia!
A parte, ma è un aspetto tutt’altro che secondario, la tua costruzione linguistica-sintattica che mi attrae molto, si apprezza una drammaticità forse nuova. In altre tue poesie ho percepito il sentimento della malinconia, qui la visione tragica è quella che si respira o piuttosto, sarebbe meglio dire, che soffoca.
La chiusura è bellissima: “L’alternativa è fra la deriva o il pensiero del mare”.
“Poi si lasciò andare e sprofondò senza movimento, una statua bianca, nel mare” (Martin Eden)
Stupenda!!! Non sono riuscita a sentire la versione audio. Ci vediamo sabato.
Un caro saluto
Come abitante a Livorno concordo
Ariel Paggi
Davvero meravigliosa questa!
Grazie
Giorgia