La permanenza delle cose /La permanencia de las cosas

l’albeggiare di latte tra i miei occhi
ancora rappresi nel sogno spudorato di lei
mi accoglie all’ingresso di una stazione
che umida sbadiglia nella temporanea
assenza di uomini e donne scopro l’ottusa
glaciale umiliante permanenza delle cose.

————-

El alba de leche entre mis ojos,
todavía encadilados por el sueño
impúdico con ella, me recibe
ingresando a la estación,
ǫue húmeda bosteza en la temporánea
ausencia de la gente y descubro
la obtusa, glacial, humillante,
permanencia de las cosas.

[trad. di Esteban Nicotra, La realidad en la palabra. Escritores italianos del siglo XX y nuestros días, Editorial Brujas, Córdoba – Argentina, 2005, p. 200]

Giorgio Morandi, Natura morta (1957)

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2 pensieri su “La permanenza delle cose /La permanencia de las cosas

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