Fidando nella corta respinta di lei
il tuo corteggiamento fu un tiro mancino
che la sorprese alle spalle, nude
e la madre che miete grano disse:
sei il papavero non reciso nella mietitura
e la sapienza è nelle sue mani pur giovani.
Ma avanza sempre come nel campo di grano
e cogli l’oblio a intermittenza dell’oro.
l’oro e l’oblìo – Versione audio:
Stupendo l’oblio come diastole;
l’oro come sistole.
Il cuore, accelerato dopo la salita, rallenta e si acquieta, recuperando la normale frequenza.
E si adagia, come la fanciulla che voglio vedere solo dormiente…
Grazie come sempre Danilo.
Un caro saluto.
Avanzare. Obliare. Rinascere.
Vento sull’erba nuova.
Notevole, Danilo. Sempre centrale.
La Grande Madre ti ha scelto, Poeta!
Sei il meraviglioso, vermiglio papavero che sfuggì alla falce della mietitura e che può godere di tutto l’oro del grano maturo.
Hai colto la fanciulla alle spalle e lei ti ha dedicato il più trepido dei sobbalzi anche se era tanto che aspettava un tuo cenno. Stringerà la sua mano sapiente alla tua ed insieme avanzerete nel campo pieno di dorati luccichii.
Bella poesia, Danilo, grazie! Perfetti i Placebo come colonna sonora. Hai sempre parole e scelte d’arte bellissime. Ti abbraccio.
Annamaria
È stato difficile, ma mi sono imposta di leggerla con superficialità e di vederci una favola a lieto fine, ne avevo bisogno. Poi inevitabilmente l’ho letta come si deve e… Mi piace molto e come sempre i tuoi scritti mi coinvolgono e conquistano. Grazie
“… la sapienza è nelle sue mani pur giovani”… Sentivamo la mancanza del Poeta, che di quando in quando si defila, noi in trepida attesa di quel lampo che ci provoca un sussulto, un piacere da assaporare, rifocillati da una musica suadente, perfetta.
uno struggente quadro bucolico, che custodisce la scena di un sogno infranto che fa la spola tra la notte e il giorno dalla luce dorata
Un piacevolissimo ascolto
Francesco