sperdutamente figlia del mattino
sei tu ora, nuda nell’abbraccio
e t’invoco, donna che mi fai canto
e lo strappo da ricucire ogni sera
quel congedo gelido e dolente
con cui m’avverto non risarcito
non ancora da quel sogno
di due mani a spiovere
in cui rovente ti incunei,
divisione che unisce,
come ogni addio che mi dici.
Ho ancora da replicare – Versione audio:
Dolente, evocativa di un amore e di un rammarico intenso.
La musica e la voce aggiungono un sapiente tocco emotivo.
…un addio che unisce, forse qui sta la formula del vero amore.
molto intensa molto vera.
grazie Danilo
caro Danilo
E’ un canto notevole, lo apprezzo molto.
La poesia, Boldini compreso, sarebbe lasciva se mancasse il più bel verso: “e t’invoco, donna che mi fai canto”.
Eros è sempre seguito da quel regret “gelido e dolente”. Ma la bravura poetica sta nel descrivere “l’attimo” che è sempre presente prima che diventi “passato”.
Con affetto: Giancarlo
Grandiosi versi, dietro un dolore autentico.
Anche il miglior film ha i suoi titoli di coda e mentre scorrono tu comprendi tutto.
Grazie Danilo. Come sempre trovo i tuoi versi di una straordinaria potenza.
LaRò
‘Triplete’ tricolore d’incanto …
Meravigliosa combinazione di parole, voce e musica. C’è dentro un’intera storia in quei pochi versi, dosati nel modo più efficace ed emozionante possibile.
Grazie per la tua sensibilità che mi consente di sognare, in mezzo ad una quotidianità che spesso deprime.
Anna Laura
poesia, musica e pittura, una convergenza emozionale che si dipana nei versi e nel tuo canto poetico.
Il tutto diviene un pregevole intermezzo che rende piacevole il tempo dedicato
Un caro saluto