di Margherita Meini

Sogno una finestra, incorniciata da tende lisce di raso bianco. Alla vista sembrano morbide, tanto da poterle immaginare fra le mani. Il cielo è azzurro e il sole sembra quasi che mi sorrida, ha qualcosa da dirmi?
Gli alberi sussurrano tra di loro, fanno pettegolezzi su ciò che hanno attorno e quel fruscio di foglie ti ipnotizza. Inizi ad origliare per capire cosa stanno dicendo. La mia attenzione improvvisamente scompare e casca su un diamante di un azzurro ancora più intenso del cielo. Vola con una leggerezza tale da farmici soffermare con lo sguardo. Sembra così spensierata, libera. Si poggia sul davanzale della finestra e si riposa. Osserva il mondo e i suoi particolari, proprio come stavo facendo io. Mi guarda come se volesse parlarmi. Sembra vissuta, chissà se ha attraversato il mondo. Chissà quanto ha volato e quante persone ha incontrato. Lo vedo che ne ha passate tante. È stata ferita molte volte, forse ne è rimasta delusa. Viene sottovalutata, ma lei sa di avere tanta forza. Ha sempre cercato di volare più in alto, ma a volte qualcuno l’ha catturata e l’ha riportata a terra. È strano come il destino cambi la propria destinazione. In questo mondo si sente messa in disparte, ma in un solo istante riesce a dare vita ai propri desideri e a capire che in realtà il cielo è più vasto di quanto pensi. Si vede sbagliata e invece non sa di essere bellissima.
In fondo nessuna farfalla vede il colore delle proprie ali, ma le persone riescono a vedere quanto belle esse siano, e forse potrebbe pensare di non essere abbastanza, ma gli altri vedono quanto essa sia speciale. Allora incrociando il mio sguardo con il suo sembra che mi stia chiedendo di uscire da quella finestra e di esplorare il mondo che mi sta attorno, di esplorare i miei limiti, di volare più in alto possibile e fare ciò che sento giusto. È pronta a ripartire e dopo millesimi di secondo quelle ali riprendono a battere e la mia immaginazione vola via con lei…