sei lo storpio riflesso di una bell’anima
sei lo sfregio che mi ha fatto avida
di sapere se una cosa e non di più
sono io per te, uomo che incombe
sulla gioia che nella mia vita irrompe
da quando mi ritrovai donna altrove
non più a fior di pelle, ma so io dove
così mi ritorna palpitante in gola
una calda e ferrea voce di ragazza
venticinque anni or sono e non più
fuori dal liceo e dentro al mondo
in bicicletta sembrava di volare
ad inseguirci a nasconderci dentro
i fuochi tanto fatui da restare intatti
ora non resta che benedirlo
il ricordo acre e dolce di quella voce
dagli occhi verdi ma vaghi sul futuro
e imbucarne l’eco nel grembo del tempo
perché rinasca ancora e sempre
l’eterna scena degli amori all’alba.
[dalla nuova raccolta: Cicatrici e altre incarnazioni, WIP, Bari 2015, p. 33]