“Ci divertiamo anche, è vero,
con delle cose senza senso”.
Così dicevi.
Ma amandoci torniamo, e lo sappiamo,
nell’innocente follia del primo bacio
dato al nostro cane che ci raccolse
da terra e dal fango dell’imbarazzo
di non essere carnivori tra cannibali
le scritte sui muri le più timide
arrossano gli amanti che furono
lo scarabocchio a piè di pagina
di un libro che stavi aspirando
parola per parola senza poi saperlo
che tu eri il mangiatore di carte
e quando usciva cuori quando picche
eran sempre mattoni su cui cementavi
il tuo destino di fabbro di fiori
scalpellati con cura certosina
per chi da sempre è la tua regina
incoronata in quella notte di festa
che reclami ora che il tempo ti calpesta
ogni uscita del cuore fuor di testa.
Eppure in questo angolo di strada
dove ritardo il mio rincasare
si svela tra le crepe quella scritta
che mi cicatrizza la nostra frase:
“Ci divertiamo anche, è vero,
con delle cose senza senso”.
Così dicevi, così è stato, così
è ancora.
Il tempo delle cose senza senso – Versione audio: