Queste notti a cerniera
mi aprono al giorno mi chiudono
il giorno, luce buio luce
sicché lo sguardo ho trasfuso
nel bianco abbagliante della fine.
E, in attesa, apro chiudo le notti,
il portiere dell’albergo da cui tutti si passa.
Nella notte perdo i confini
e con essi l’orizzonte,
nella notte perdo i confini
e così mi dilato,
nella notte perdo i confini
e, d’accordo, vi aderisco
e il mio e il suo respiro sono uno.
È nella notte che m’accorgo
che tutto è in un grumo:
la vita, la morte.
Quel che lega l’una all’altra
è la storia: mia, tua,
di ciascuno di voi.
Vorrei provare a cantarla,
e che di me resti almeno il canto.
Il respiro della notte – Versione audio: