“Ecco che torna la pioggia“. Così, guardando fuori dalla finestra del Columbus Hotel di New York, esclamò Lei, che aveva appena finito di litigare con Lui, nel bel mezzo della scelta delle canzoni per il nuovo album, il terzo del gruppo. Here Comes the Rain Again è il singolo lanciato trent’anni fa (esattamente alla fine di gennaio del 1984) che sarebbe poi diventato la seconda migliore hit dell’intera produzione degli Eurythmics. Testo da leggere ed ascoltare guardando il videoclip originale, girato nelle isole Orcadi, nel mare del Nord, sopra la Scozia. Lei, Annie, algida e dolente bellezza vagamente androgina, cammina lungo la spiaggia rocciosa e in cima alla scogliera con una camicia da notte ed in mano una lanterna, che difende dall’acqua mentre si muove in cerca di qualcosa, di qualcuno. Lui, David, ineffabile e passivo, quasi assente, riprende impassibile con una piccola telecamera, spettatore che però a tratti si ferma, come fosse coinvolto, fosse lui il ricercato. Qualcuno ha scritto che sono da intendersi l’uno come fantasma nel mondo dell’altro. La melancolia che domina il brano è quella nota agli antichi Greci come “dolce oblio”, leggera tonalità di tristezza che scorre nelle vene dell’artista. Da notare poi che l’umido carattere melanconico era sovente associato al clima freddo e secco. Ed ecco che torna la pioggia, che cade sulla testa come un ricordo, come una tragedia, come una nuova emozione. E lei, Annie, con veste diafana e passo leggero ed incerto, sembra agitare dietro sé ali appena percettibili. Tale e quale la Melencolia I, mirabile e misterica incisione di Albrecht Dürer (1514).

Here comes the rain again
Falling on my head like a memory
Falling on my head like a new emotion
I want to walk in the open wind
I want to talk like lovers do
I want to dive into your ocean
Is it raining with you