sul cordolo del nostro andirivieni
dispendiosa vacanza dal mio suolo
su cui tu fondasti betulle e gigli,
come a dire dal nord al sud del corpo
il tuo che scivola tra una mano bugiarda
che nega all’altra la verità del ghiaccio
di una parola detta sul letto d’ospedale
parola a misura di una metà di uomo.
La prescrizione si ricama sul lato oscuro
di quest’uomo minacciato d’incompiuto
e chiama ritardo ciò che strega l’azione
e chiama bastardo ciò che muta di nome.
Mi reco notturno alla fonte dei tuoi capelli
e rendo mistero all’occhio rapito nel sonno.
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