tu sei il contagio, tu il rito magico
che propizia stelle e piega pianeti
a precipizio sulla mia prima balbuzie
quando nuda ti vidi uscire dalla rada
come un veliero corsaro sequestrato;
tu sei l’accadere più incerto più atteso
non pensato se non con mani e cuore
a costruirti nell’incertezza che gonfia;
al largo il segnale è chiaro e distinto
come chiari e distinti sono i destinatari,
la chiamata è per noi, che salpiamo.
Tu sei il contagio – Versione audio: