L’occhiata spenta non adesca la notte
trascinata nelle strade per misericordia
di lei che ne accese il bene poi il male
una volta estinto fu a futura memoria.
Di tanto in tanto l’anima vagola
nell’ambulacro suo tra gli echi normanni,
cui risponde un gabbiano novizio latore
dell’antica speranza per l’amore svernato
di lei che favola si fece volante e in addio
su tutto ciò che cuore lieve non reca
ai pensieri del chiostro sul mare e tra i roghi.