Un boato.
Lontano, mi hai detto.
Ma è il boato dei rimorsi di ieri
che ti dilava l’occhio celeste
e il tuo volto si direbbe beato
di mestizia, di ardore
che opprimi, che frenasti,
adesso dilaga
il rumore del tuo amore.
Ciò che fu silente
si ordiva nella trama del tuo seno.
Ora sei bocciòlo e petali.
Saresti fragranza, lo sento,
basta uno squarcio nel ghigno
dell’immagine impressa nella pietra
da chi scalpella lapidi d’anticipo.
Una sola parola hai da ricordare
facile come il suono che t’ingravida:
madramante.
Madramante – Versione audio: