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Potere, libertà, eguaglianza: ne parla Pellicani

recensione apparsa su «L’Indice», XXX, n. 5, maggio 2013, p. 45

LUCIANO PELLICANI, IL POTERE, LA LIBERTÀ E L’EGUAGLIANZA, pp. 86, € 8, Rubbettino, Soveria Mannelli 2012

Ai tempi dei Lumi, ossia in pieno Settecento, soprattutto in Francia, si cominciò a mettere radicalmente in discussione la propria civiltà, tutto quel che fino ad allora era stato raggiunto ed acquisito sotto forma di beni materiali e di usi e costumi. Meno di due secoli prima Montaigne aveva aperto la strada al punto di vista dei “cannibali”, abitanti del Nuovo Mondo, interpretato come testimonianza di quel che il genere umano fu al principio.
L’umanità primitiva, antecedente alla proprietà e allo scambio tramite moneta, era nella mente di molta intelligencija del Settecento europeo l’esempio di un modo di vivere e pensare perfetto. L’eguaglianza non era ancora stata corrotta dall’avidità. La ricostruzione di questo paradiso perduto divenne l’obiettivo politico di coloro che la storiografia ha poi battezzato come il partito filosofico degli “spartani”, contrapposto a quello degli “ateniesi”. Un modello olistico di città fu contrapposto ad uno di stampo individualistico. Ne scaturì prima un dibattito acceso, e poi azioni politiche violente, tese a tradurre un’idea astratta in una concreta organizzazione sociale.
La Rivoluzione francese fu catalizzatrice e moltiplicatrice di tutto questo fermento ideologico, segnando i due secoli successivi della storia europea, e non solo. Ma l’ideale dell’eguaglianza era stato preceduto in Europa dall’anelito alla libertà, figlio a sua volta più di un assetto politico-territoriale sorto per vari accidenti della storia che non per effetto di una tenace volontà ideologica. A determinare il destino dell’Europa fu il collasso anticipato dell’Impero romano a occidente. Già dal V secolo il Vecchio Continente si sviluppò tra una miriade di franchigie e privilegi riservati a gruppi spesso confliggenti. In poche pagine Pellicani di tutto questo ci racconta con ritmo incalzante e ragionamenti arguti.