sotto macerie d’acciaio, sepolte
due mani, due nomi
mani mozze, ciascuna col suo divorzio
da due corpi, due storie, legna arsa
mani unite nell’estrema voglia
di dirsi coppia, d’amici, d’amanti,
colleghi; due perfetti sconosciuti, non conta.
Due mani sorelle di paura,
dolore, sorelle nella fine
a farsi forza, a farla breve.
Segno d’umano, nonostante
segno che unirsi è nell’umano
segno che non basta la tua mano, né la mia.
Mani, macerie – Versione audio: