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Canto la notte
che mi porta per le strade
a strusciare i muri come a cercarti
dentro ogni casa, dentro ogni madre
che attende ai compiti del figlio.
Ti sapevo figlia di quella notte
e canto la notte, qualunque notte,
purché non finisca mai quella notte.
Era febbraio, e tutto era all’incrocio
tra una crescita e una nascita.
A quattro mani impugnammo un sol cuore
e siamo ancora sangue l’uno per l’altra.
Febbraio, a seguire – Versione audio: