non annuncia, lei che sviene,
non annuncia, lui che scrive
forsennato sui margini scrive:
non annuncia meraviglie la stura
delle notti bianche esibite a protesta
nel laido fluire di corvi incravattati,
e fusi nella loro rosea pinguedine.
Marionette vibrate da mani inconsulte
sono angeli smemorati e mercenari
che tagliano le ali un tempo donate
e il bimbo che era in lei, in lei sussulta
come nuova gravidanza ma isterica;
se la Pasqua mimata è in lui menzogna
c’è sempre lei in cui credo, in cui vivo
quasi fossi io il prossimo chiamato
quasi fossi io a sussultarle nel ventre.
Quasi fossi io – Versione audio: