Nell’inseguimento a morte tra lui e me
sei la preda posta a margine del sogno,
chi mena le danze chi porta il cappio
è sempre lo spirito dai mille rimorsi.
Tremare i polsi è il segno che cresci
e cresce con te il piombo sugli occhi,
mia dolce fanciulla che tagli le teste
al passaggio dell’uomo tra notti mute.
Una mano è preghiera, una è mannaia
sul collo bianco che annunciò la resa,
milizie slavate ruotavano le dita puntate
sulla macchia sprecata, sull’atto negato.
Negazione, atto I – Versione audio:
[da Congiunzione carnale, astrale, relativa, Firenze, Libreria Chiari, 2004, p. 17]
C’è potenza micidiale nell’impasto sonoro di lei che mischia zolfo col mio sangue
Marziale e stregonesca voce
taglia la giugulare dell’anima